Abstract

Celebrazione del musicista romano Orazio Benevoli, uno dei più rilevanti compositori del Seicento italiano, attraverso l’organizzazione di attività musicali e culturali finalizzate alla divulgazione della sua figura e della sua opera. Le iniziative interesseranno in particolare giovani musicisti e musicologi, che saranno coinvolti in un percorso formativo professionale, e studenti di scuola secondaria in qualità di pubblico.

Introduzione sulla figura di Orazio Benevoli

Orazio Benevoli (Roma, 19 aprile 1605 – ivi, 17 giugno 1672) è una figura di primo piano nel mondo musicale del XVII secolo. Le sue composizioni policorali lo rendono il più grande esponente del barocco musicale romano, e la sua fama in vita fu di indiscussa risonanza. Orazio Benevoli, romano ma di origini francesi (nome italianizzato nel 1623 dal francese Venout, anche detto Benevolo), nacque a Roma il 19 aprile del 1605 dal matrimonio tra la romana Livia Vivargenta e il francese Roberto Venout. Dopo aver ricevuto un’educazione musicale e avere appreso i rudimenti di scrittura, lettura e lingua latina presso la chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, ricoprì l’incarico di maestro di cappella nelle più importanti chiese e basiliche della città: Santa Maria in Trastevere, Santo Spirito in Saxia, San Luigi dei Francesi e Santa Maria Maggiore. Tra il 1644 e il 1646 fece un’esperienza ‘europea’: servì infatti a Vienna l’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Asburgo, erede al trono imperiale. Tornato a Roma, divenne maestro di cappella della Basilica Liberiana al posto di Virgilio Mazzocchi, per poi essere chiamato in Vaticano, dal 7 ottobre dello stesso anno, a dirigere la Cappella Giulia, ruolo che conservò per più di venticinque anni, fino alla morte, avvenuta il 17 giugno 1672. Fu sepolto in Santo Spirito in Saxia, con un rito solenne e il concorso di tutti i musici della Cappella. Benevoli fece parte della Congregazione dei Musici di S. Cecilia assumendo anche la carica di guardiano nella sezione “Maestri” negli anni 1654, 1665, 1667. Compose per organici diversi (voci solistiche e organo), ma predilesse lo stile policorale al suo tempo assai in voga, con Messe e Salmi monumentali, per due, tre e quattro cori (otto, dodici, sedici voci), in stile concertato e in stile romano a cappella («pieno»). La sua fama fu notevole; l’esecuzione delle sue musiche nelle liturgie richiamava l’attenzione di grande pubblico di fedeli e anche dei musicisti, come è testimoniato nelle fonti documentarie. Fu anche organista ed ebbe come allievi musicisti divenuti poi famosi, tra i quali il cantore Antimo Liberati, il cantante castrato Domenico Sarti, anch’egli al servizio dell’imperatore, e i due compositori Ercole Bernabei e Paolo Lorenzani, che diverranno a loro volta maestri della Cappella Giulia sul finire del XVII secolo. Nell’arco della sua vita compose moltissima musica sacra, pervenuta manoscritta.

Competenze acquisite sulla figura del compositore Orazio Benevoli da parte dell’Associazione Musicale La Cantoria e dei suoi componenti

L’Associazione Musicale La Cantoria, nel decennio dalla sua costituzione, ha conseguito una indiscussa competenza musicologica e musicale relativamente alla figura del compositore di cui ricorre quest’anno (2022) il 350° anniversario dalla morte.